Home Mobile Donna deceduta lascia il proprio iPad al figlio: Apple gli nega l’utilizzo.

Donna deceduta lascia il proprio iPad al figlio: Apple gli nega l’utilizzo.

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Apple ha negato alla famiglia di una donna britannica morta l’accesso al suo iPad e l’Apple ID , rendendo inutilizzabile il dispositivo in questione.

Secondo il sito UberGizmo, che ha raccontato i particolari dell’incidente , la donna deceduta , Anthea , ha lasciato in testamento alla famiglia il proprio dispositivo iPad , dimenticandosi di rivelare il suo ID Apple e la password.

Il figlio di Anthea , Josh Grant, ha presentato ad Apple il certificato di morte per ottenere l’accesso al device in questione, ricevendo un “no” come risposta .

Infatti, la società,  ha chiesto di presentare un ordine del tribunale comprovante la titolarità dell’iPad, in particolare l’identità a cui erano intestati i conti di iTunes e iPad.

Parlando in un’intervista radiofonica , Josh ha raccontato che la famiglia voleva semplicemente usare l’iPad per lavorare e non capiva come mai Apple volesse persino una prova data da un ordine del tribunale . A quanto pare, alla società di Cupertino, un certificato di morte , una copia del testamento e la lettera di un avvocato , non sono bastati.

Il vero paradosso di questa storia, è che lo stesso avvocato ha richiesto circa 200 sterline all’ora per il proprio lavoro, il che renderebbe l’operato alquanto inutile, se si arriva a superare il valore dello stesso iPad.

Questa non è la prima volta che un’ azienda tanto potente, si dimostra alquanto insensibile nei confronti di un lutto . Parliamo dello stesso Facebook, che lo scorso anno multò un uomo ormai deceduto, per non aver pagato in tempo un’inserzione. La banca, infatti, bloccò il ritiro automatico delle spese dal suo conto, avvertendo della morte dell’intestatario.  A quanto pare, persino i morti non riescono a star tranquilli, tanto che l’uomo in questione è stato multato pur trovandosi in una bara.

La notizia si presenta alquanto inquietante, almeno secondo il nostro punto di vista.
Se poi consideriamo che parliamo di aziende stra miliardarie, non può che salire una certa amarezza, nell’appurare il tutto.
La Redazione.

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