Nome: Castlevania: Lord of shadow 2
Uscita: 27 febbraio 2014
Tipologia: Action
Piattaforme: PS3, Xbox 360, PC
Team di sviluppo: MercurySteam
TRAMA
Tornano i ragazzi del team spagnolo MercurySteam per la realizzazione di quello che dovrebbe essere il titolo che chiude la trilogia Castlevania: Lords of Shadow 2.
Le vicende raccontate cominciano esattamente dove il primo capitolo si era concluso, vestendo i panni di Gabriel Belmont trasformato in Dracula, Signore delle Tenebre. La storia ci presenterà un Dracula sotto una luce differente: distrutto dalle vicende familiari e voglioso di mettere fine alla sua immortalità, che considera una vera e propria maledizione. Ad aiutarlo ci sarà Zobek che gli offrirà la chiave, a patto di assisterlo nel combattimento contro Satana.
Dracula però non ha più le abilità di una volta e i poteri sopiti non lo aiutano: dovrà per giunta combattere in un mondo che non gli appartiene più, Castlevania, dove la modernità degli elementi si unisce alla conformazione dell’antico territorio. Compito del giocatore sarà scovare i segreti della città e salvare l’umanità dall’avvento di Satana.
MODALITÀ DI GIOCO
Punto di forza del titolo è la rigiocabilità, possibile grazie alla presenza di ben quattro livelli di difficoltà differenti:
- la modalità facile, Cavaliere del Crepuscolo
- la modalità normale, Creatura della Notte
- la modalità difficile, Signore dell’ Ombra
- la modalità molto difficile, Principe delle Tenebre, sbloccabile solo dopo aver completato il titolo almeno una volta.
Per quanto riguarda il gameplay, il titolo ha destato non poche critiche: senza apparente motivo MercurySteam ha ribaltato totalmente il sistema che aveva riscontrato così successo nei capitoli precedenti, trasformando Lords of Shadows 2 in un gioco che, prendendo spunto da altri titoli, si mostra poco solido in termini di giocabilità. La parte esplorativa, molto presente nel primo capitolo, viene dominata da quella action.
Troviamo ad agevolare l’azione, un sistema di combattimento che utilizza il classico attacco diretto, quello di zona e una serie di poteri sbloccabili con l’avanzamento dell’avventura. Il combact system, prendendo spunto da titoli come Devil May Cry, si basa sull’utilizzo di tre armi: gli artigli del caos, la frusta dell’ombra e la spada del vuoto.
I nemici, sprovvisti di un’ IA importante, non rappresentano un grosso ostacolo, neanche con il graduale aumento della difficoltà. Ottimi gli scontri finali con i Boss, che ci regaleranno non poche emozioni. Inoltre, sarà possibile aumentare le abilità del nostro eroe e la potenza delle sue armi che, confrontato col capitolo precedente, è l’aspetto di cui riscontriamo i maggiori miglioramenti.
GRAFICA E SONORO
Sotto l’aspetto tecnico, il titolo Konami non riesce a bissare il successo del passato a causa di un level design poco ispirato che se da un lato offre buoni paesaggi ricchi di dettaglio, dall’altro propone zone piatte e per niente curate: colpa di texture in bassa definizione e modelli poligonali di personaggi primari e secondari, che hanno molto deluso. Discorso completamente differente per un comparto sonoro di tutto rispetto, orchestrato in maniera perfetta, con temi che ci regalano enfasi nelle fasi importanti del gioco.
IN CONCLUSIONE
Ci troviamo con le spalle al muro sotto certi versi ma non possiamo esimerci dal valutare questo titolo come un gioco che ha molto da raccontare, soprattutto ai giocatori che hanno amato i capitoli precedenti. MercurySteam poteva giocarsi meglio questa carta e, magari, chiudere la trilogia in bellezza. Quello che rimarrà, sarà il ricordo di un titolo che stenta a spiccare il volo e che poteva rimanere fedele ai canoni che lo hanno reso famoso, invece di cercare una rivoluzione che di buono, ha davvero poco.
La Redazione
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