Adblock Plus sta affrontando parecchie cause legali avviate da parte di più aziende di marketing in Germania, per via dei danni causati dal blocco degli annunci pubblicitari.
Per chi non sapesse di cosa stiamo parlando, Ablock Plus è un’estensione popolare disponibile per tutti i browser web che blocca ogni tipo di pubblicità presente sui siti internet. Il problema è che blocca indistintamente le pubblicità invadenti e non invadenti causando seri danni alle società di marketing. Come se non bastasse, i buoni propositi dell’estensione in questione, vanno a cadere nel momento in cui si scopre che i venditori di Adblock Plus dispongono di un accordo controverso con alcuni siti web, etichettati come whitelist per impostazione predefinita. Cosa significa? Significa che il team di sviluppo si fa pagare da “chi se lo può permettere” affinchè l’estensione FILTRI le pubblicità di un dominio in particolare.
E’ per questo che le aziende pubblicitarie tedesche hanno intentato più cause contro l’AEPO ( società dietro Adblock Plus) . Le aziende ritengono che il modello di business di Adblock Plus sia illegale. E ‘stato recentemente riportato che Google ha pagato profumatamente l’AEPO al fine di consentire ai propri annunci di passare attraverso Adblock Plus. E’ giusto pagare per uno spazio che dovrebbe esser proprio per diritto? E le società di marketing di piccole e medie dimensioni che non possono permetterselo? Sembrerebbe quasi un vero e proprio “pizzo del web”.
Il gruppo RTL e ProSiebenSat.1 Media della Germania hanno confermato alla rivista Horzont che hanno intentato una causa presso la Corte Distrettuale di Monaco di Baviera. Secondo Horzont, molte altre case come Focus Online e Chip online non hanno ancora deciso se perseguire un’azione legale o meno, ma sono aperti alla nozione. Un portavoce di EYEO, Ben Williams, ha negato che sia stato attualmente adottato alcun provvedimento nei confronti di Adblock Plus.
Voi che ne pensate? E’ normale che Adblock Plus si faccia pagare profumatamente in cambio di pubblicità filtrate? Forse il team dell’AEPO dovrebbe cercare di migliorare il proprio servizio: filtrare le pubblicità invadenti ma senza nascondere ogni tipo di banner. Eccola la linea sottile tra buoni propositi e opportunismo. A voi i commenti.
La Redazione