Il CEO di Whatsapp difende le regole della compagnia sulla privacy in prospettiva dell’acquisto da parte di Facebook.
Il co-fondatore e CEO di Whatsapp, Jan Koum, si è impegnato nel rispondere ad alcune gravi preoccupazioni degli utenti, in vista dell’acquisto da parte di Facebook, legate alla potenziale perdita di privacy.
In un post sul blog Koum afferma:
“I nostri valori fondamentali e ciò in cui crediamo non cambieranno. I nostri principi non cambieranno”.
I gruppi non-profit sulla privacy hanno già mandato diverse richieste alla Federal Trade Commission chiedendo il blocco immediato dell’acquisto di Whatsapp da 19 milioni di dollari da parte di Facebook, affermando che la privacy degli utenti sarebbe stata fortemente compromessa sotto il possesso di Facebook.
Ad ogni modo, Koum nel suo blog ha negato tutto ciò, sottolineando che nessun dato è mai stato raccolto dall’azienda in questi anni, nessuna posizione GPS, nessun indirizzo. Koum inoltre ha precisato che se tali valori fossero stati compromessi, l’acquisto non avrebbe avuto esito positivo in primo luogo. Ma alla luce di ciò e degli ultimi eventi legati allo scandalo NSA, ci si può davvero fidare di Facebook e, come conseguenza, delle dichiarazioni del CEO di Whatsapp?
Per ora sappiamo solo che gran parte dell’utenza sta passando ad altri software che danno il medesimo servizio ( come ad esempio Telegram).
La Redazione