INTRODUZIONE
Da sempre, il videogiocatore medio è stato abituato a pensare ai picchiaduro come ad un genere privo di una story line di livello e, in un certo senso, titoli come Dead or Alive hanno alimentato questo pensiero, fornendo una “modalità storia” scarna e senza emozioni. Mortal Kombat X, ed in generale tutto il franchise Mortal Kombat, è il picchiaduro che va controcorrente, presentando -come nei capitoli precedenti- una storia avvincente alternata a numerosi QTE (Quick Time Event) e cut scenes di notevole pregio.
TRAMA
Dal punto di vista temporale, la storia di Mortal Kombat X si colloca circa 25 anni dopo l’epilogo del reboot della serie (uscito nel 2011). La trama, come da previsione, è fuori di testa e si ricollega direttamente all’ultimo capitolo, che aveva resettato la continuità in molti aspetti. Sconfitto Shao Khan, il nuovo nemico è Shinnok, un temibile avversario che metterà in pericolo la terra nell’arco di oltre 20 anni di storia, e che dovremo contrastare in una serie di combattimenti, numerosi flashback, ed eroi non morti, portati in vita da Quan Chi. Questa scelta è stata fatta dagli sviluppatori di NetherRealm Studios per ovviare ai diversi problemi di continuità che si sarebbero venuti a creare: mossa azzardata che però sembra piacere.
MODALITA’ DI GIOCO
Dal punto di vista delle modalità di gioco, a differenza degli altri esponenti del genere picchiaduro, Mortal Kombat ha sempre offerto numerose modalità extra che vanno ad affiancarsi alla classica Storia. Innanzitutto Le Torri, che in questo capitolo comprenderanno sfide livellate, la cui difficoltà aumenterà progressivamente all’avanzamento. C’è poi la Kripta, vero e proprio mini-gioco, nel quale dovremo girovagare, con visuale in prima persona, sbloccando contenuti extra e facendo uso dei punti esperienza guadagnati nel corso della modalità Storia. Dal punto di vista dell’online, una delle novità di Mortal Kombat X è la modalità Guerra tra Fazioni, in cui il giocatore potrà aderire a una delle rispettive 5 fazioni disponibili, completando delle sfide utili ad aiutare la propria; presente anche la modalità online classica PvP (ovvero giocatore contro giocatore).
Praticamente invariato il combo system, che continua a basarsi su brevi combo variabili, richiedendo l’inserimento completo degli input affinchè riescano a legarsi direttamente alle mosse speciali. È un sistema accessibile e funzionale, che basa le combo complesse sui rimbalzi ma sacrifica un po’ di varietà nelle possibilità offensive. La barra X-Ray torna a sua volta intatta, e permette sia di eseguire le super X- Ray, che di potenziare le mosse speciali con un singolo indicatore pieno. Una delle modifiche più rilevanti è l’aggiunta della barra della stamina che, oltre a governare alcune capacità speciali, limita gli scatti all’indietro rendendo più difficile gli scontri a distanza. Molto più delineata è l’aggiunta delle interazioni ambientali, viste nel titolo “Injustice”: La loro efficacia è molto diminuita rispetto ad Injustice e i personaggi eseguono le stesse azioni di fronte ai vari oggetti interattivi. Ricordiamo che l’interazione con gli elementi ambientali consuma stamina.
GRAFICA E SONORO
Dal punto di vista tecnico, Mortal Kombat X è uno spettacolo per gli occhi. I modelli dei personaggi sono curati nei minimi dettagli così come gli effetti particellari e la cura delle ambientazioni. Aspetto rilevante è che le location non sono statiche: come detto precedentemente, presentano delle sezioni interattive che possono essere quindi sfruttate a vantaggio del giocatore. Le animazioni delle fatality e delle brutality sono state realizzate in modo eccellente, dando luogo a combattimenti davvero entusiasmanti. Per quanto riguarda il comparto sonoro, da sottolineare la presenza del doppiaggio italiano, che si è rivelato di ottima fattura e che si discosta quindi dai titoli concorrenti, provvisti solitamente del doppiaggio giapponese o inglese. Piccola pecca è la sincronizzazione di quest’ultimo con le cut scenes, a volte piuttosto imprecisa.
CONCLUSIONE
Mortal Kombat X è molto più di un semplice picchiaduro. L’opera di NetherRealm, pur rimanendo ancorato ai canoni dei precedenti capitoli, aggiunge dei macro miglioramenti che rendono rapido ed emozionante un titolo già capace di emozionare. Rimarrete attaccati al joypad per ore senza mai annoiarvi!
Qui il trailer del gioco:
https://www.youtube.com/watch?v=8DhubZRnWw4
Carlo Carpio