Ciò che era una disputa verbale tra Oculus VR e ZeniMax Media, riguardo il dispositivo di realtà virtuale Oculus Rift, è diventato ufficialmente una questione da tribunale.
ZeniMax ha presentato una querela sia contro Oculus VR che contro il suo fondatore Palmer Luckey , accusandoli di ” illegale appropriazione indebita dei segreti commerciali ZeniMax, relativi alla tecnologia della realtà virtuale , e violazione dei diritti d’autore ZeniMax e marchi . ”
Il comunicato stampa che annuncia la querela non nomina la persona al centro della controversia ; la storia, però, ci racconta che il Chief technology officer di Oculus VR John Carmack , fu co -fondatore dell’id Software, divenuta successivamente parte della Zenimax ( che ha acquisito l’azienda nel 2009). Successivamente, Carmack ha cominciato a lavorare sulla tecnologia VR dando vita agli Oculus Rift . Carmack ha abbandonato id a dicembre per poter lavorare agli Oculus VR a tempo pieno ; egli sostiene di aver lasciato la ZeniMax perchè quest’ultima non voleva lavorare agli Oculus Rift.
A distanza di mesi, ZeniMax si è fatta sentire, sostenendo che gli Oculus Rift utilizzano dei ” segreti commerciali , codici di computer protetti da copyright , e il know-how tecnico ” di loro proprietà, tutti elementi protetti da un accordo di non divulgazione . A questo si aggiunge il rifiuto di Oculus VR nel voler risarcire la controparte, motivo per cui è scattata la querela. Pochi giorni fa , Oculus VR ha negato tali accuse , affermando:
” Non c’è alcuna riga di codice ZeniMax o di qualsiasi sua tecnologia in tutti i prodotti Oculus “.
Questo nuovo sviluppo potrebbe frenare Facebook ed il suo piano di acquisizione degli occhiali? Come già saprete, il social si è offerto di pagare ben 2 miliardi di dollari per il dispositivo. Per approfondire la faccenda, potete recarvi qui.
La Redazione