Approdata sul mercato europeo il 30 Novembre 2012, il Wii U ( e non è “la”) rappresenta l’attuale e ultima console casalinga di casa Nintendo, diretto successore del Wii che ottenne un grande successo, classificandosi nelle prime posizioni tra le console più vendute al mondo.
Per il Wii U possiamo dire lo stesso?
Procediamo con ordine. L’ammiraglia Nintendo, nell’annata 2012-2013 ha venduto veramente poco, posizionandosi nel gradino più basso rispetto alle dirette concorrenti Xbox One e Ps4. Un parco giochi deludente ed un hardware giudicato poco performante da parte di molti videgiocatori. Insomma, si son dette molte cose riguardo al Wii U: che ha rappresentato un modo di fare videogiochi ormai obsoleto nell’era degli smartphone, dei servizi cloud e del gioco solo online; che Nintendo persevera, sotto l’ala dell’aministratore delegato Satoru Iwata (più popolare che mai tra gli investitori della società), un atteggiamento indisponente nei confronti della novità, delle nuove IP e delle acquisizioni intelligenti. A dimostrare le nostra parole è un assaggio di quel che si è detto sul web, affermazioni che hanno mandato su tutte le furie i fan della Software House nipponica.
Ad esagerare è stato Bob Summerwill, di Electronic Arts, che ha definito Nintendo Wii U “una schifezza. Meno potente di una Xbox 360. Ha un online/store povero. Nintendo è un morto che cammina a questo punto“.
“Le piattaforme Nintendo” – ha proseguito – “non hanno mai garantito grandi entrate per le terze parti. Solo i titoli di Mario e Zelda raccolgono soldi. Sony,Microsoft, Apple, Google tutti seguendo lo stesso copione: realizzare hardware di serie, potente, focalizzato su software e servizi”.
E se pensate che tutto sia finito con la stoccata ai titoli first party, vi sbagliate di grosso: è proprio il modo di lavorare di Nintendo che non sta bene a EA.
“Nintendo lavora ancora come se fosse nel 1990 – ha infatti proseguito – “Avrebbe dovuto fare come Sega, e offrire i suoi titoli di Mario e Zelda come esclusive per PS4/Durango. Invece hanno anno questa console terribile […]. Basta, Basta! Fate solo grandi giochi!”.
Eppure ecco il 2014, anno della ribalta!
Il 2013 non è stato un anno da dimenticare per il Wii U, intendiamoci. Sono usciti titoli interessanti, molti dei quali veri e propri capolavori. Non possiamo che citare Pikmin 3, dimenticato da tutti ma che diverte ed è sviluppato veramente bene, oppure Super Mario 3D World, probabilmente il miglior videgioco dedicato al simpatico idraulico, Wonderful 101 e così via. Il quadro delle vendite però è ancora troppo basso, e Ubisoft l’ha capito; Rayman: Legends, che doveva essere un titolo di punta della piattaforma Nintendo, è passato a prodotto multipiattaforma, e ciò ha fatto storcere il naso a molti fan, dato che Rayman poteva contribuire molto alle vendite e alla qualità delle esclusive.
Un esempio di gameplay di Rayman Legends
Accontentiamoci però del fatto che su Wii U riesca ad offrire ugualmente un esperienza di gioco superiore.
Nel 2014 PlayStation 4 e Xbox One hanno segnato un punto fermo: hanno dimostrato che il mercato videoludico, lo “zoccolo duro” dei videogiocatori non intende abbandonare le console casalinghe classiche in favore di smartphone e tablet ed hanno inoltre provato che c’è ancora ampio margine di profitto per i produttori hardware. Eppure dall’E3 2014 la console che ha convinto di più è stato proprio il Wii U, quella console che ormai viene data per morta.
È stata la capacità di Nintendo nel continuare per la sua strada, intenta a mostrare il vantaggio di investire in un acquisto simile, giustificandolo grazie alla gamma di titoli in esclusiva che solo questa console riesce a proporre. Esempi? Mario Kart 8, un titolo sì conservatore, ma c’è chi questo fattore riesce a sfruttarlo a dovere; Nintendo è riuscita, non a caso, a produrre un titolo fresco, rimanendo inalterata la formula che tanto caratterizzò il Mario Kart Wii.
Altri titoli importanti sono sicuramente Bayonetta 2, uscito proprio grazie a Nintendo, che ha ottenuto un gran successo di critica, e che sfrutta a dovere l’hardware della console, con un framerate solido e Super Smash Bros, che ha spopolato insieme alle statuette Amiibo.
Insomma, il Wii U ha saputo rifarsi, nonostante abbia ancora tanto da offrire nel corso di tutto il 2015,( Splatoon, The Legend of Zelda U, Xenoblade Chronicles X, sono solo alcuni dei tanti.) dimostrando che in un anno si possono cambiare tante cose.
I vantaggi del Wii U?
– Prezzo concorrenziale rispetto alle concorrenti One e Ps4, anche se qui c’è il rovescio della medaglia, dato che avremmo preferito qualche GB in più di memoria.
– Retrocompatibilità con tutti i giochi ed accessori della precedente console. Assolutamente da considerare, dato che nell’attuale generazione di console, queste feature sono assenti nelle concorrenti, ciò spiegherebbe anche il fatto che HD Remastered sono ridotte all’osso.
– Attualmente è la console che presenta il maggior numero di esclusive.
– Possibilità di sfruttare il gamepad ( per alcuni videogiochi) evitando di utilizzare la TV.
– Online gratuito
– È ergonomica
Quindi il Wii U è una console che vale?
Assolutamente sì. Ovviamente non è esente da difetti, d’altronde ogni console ha il proprio tallone d’Achille, e il device di casa nipponica non è da meno. Ci aspettiamo da Nintendo un incremento sostanziale sull’uso del gamepad, inoltre, molti videogiochi non ci hanno convinto abbastanza. Speriamo quindi che prossimamente la grande N faccia un passo anche sotto questo aspetto. Non che ci abbia deluso, ma il gamepad è uno dei punti di forza della console, quindi perché non sfruttarlo di più?
Altro punto dolente, è la componente multiplayer! Speriamo non sia capitato solo a noi di riscontrare problemi, talvolta anche fastidiosi, che rovinano l’esperienza di gioco. Problemi relativi al netcode, e non solo. Avremmo apprezzato molto una vera e propria chat virtuale di gioco, e magari anche un party con più utenti. Il prezzo all’uscita inoltre è stato troppo alto, anche se attualmente si trova a prezzi che personalmente riteniamo essere giusti.
Il prezzo di Wii U che, online e tramite le offerte dei rivenditori, spesso scende sotto la soglia dei 200 euro, è ormai garanzia di un’esperienza valida, eterogenea, appagante e duratura alla luce anche di una seconda metà del 2014 ricca. Difficile, poi, trovare un gioco targato Nintendo che non richieda una dose di tempo in doppia cifra per poter essere completato, men che meno al 100% (le stelle di New Super Mario Bros., le lettere di Donkey Kong Country o i trofei di platino di The Wonderful 101, ad esempio).
Non badate ai freddi numeri delle vendite o alla chiacchiere da forum. Provata con mano, il Wii U è, al momento, la console più valida sul mercato, soprattutto se viene accompagnata da un PC di fascia media, medio – alta, su cui giocare i giochi multipiattaforma che per la maggior parte compongono le prossime line-up. Meglio ancora se accompagnata da Ps4 o una Xbox One, in modo tale da avere un esperienza quantomeno completa su tutte le esclusive attualmente disponibile, e che arriveranno nei prossimi anni.
PlayStation 4 e Xbox One hanno un tempo di presenza sul mercato inferiore, d’altronde Wii U ha un anno di vantaggio essendo uscita a novembre 2012, le esclusive di peso però iniziano ad arrivare. Pensiamo a titoli come Bloodborne, The Witcher 3 e Batman: Arkham Knight dall’altra parte, prendendo in considerazione solamente l’anno corrente. Rispetto al 2014, anno che pensiamo sia il peggiore almeno negli ultimi anni, il 2015 pare essere l’anno decisivo per le attuali console, dove potranno finalmente sfruttare il proprio hardware ed il proprio parco giochi, specialmente Ps4 e Xbox One.
Ciò nonostante, lo stile di Nintendo per ora vince ancora. Nintendo è Nintendo.
Simone Capuano