Machanima li paga per parlar bene della Xbox One.
Una brutta sorpresa per i dirigenti della Microsoft, che oggi hanno dovuto far fronte ad un pubblico abbastanza scontento per l’accaduto.
Di che stiamo parlando? Per chi non lo sapesse Machinima è uno dei maggiori canali di videogames di Youtube, che già da un bel pò di anni ha avviato un programma di affiliazione che permette, ad altri canali, di guadagnare attraverso le sue pubblicità.
Da qualche mese a questa parte, Machinima ha stipulato un accordo con Microsoft, secondo cui i suoi partner avrebbero dovuto mostrare nei propri video, almeno 30 secondi di footage della Xbox One.
E’ trapelato proprio oggi, però, il contratto che il grande canale ha offerto ai propri partner, secondo cui veniva aggiunto al guadagno di ogni video, un supplemento di $ 3 per mille visite in caso di dimostrazione di tali footage.
Cosa c’è di sbagliato in tutto ciò? Si direbbe nulla, non sarebbe la prima volta che si da un supplemento per poter mostrare un prodotto.
Il vero problema è dato da una delle clausole del contratto, secondo cui l’autore del video doveva:
– Parlare sempre bene della console, e non dare mai giudizi negativi.
– Tenere segreto il fatto che fosse un messaggio promozionale ( e che quindi dicevano quelle cose perchè pagati)
In poche parole, chiunque si fosse trovato a guardar un video simile, sarebbe inciampato in un giudizio non oggettivo e per giunta senza saperlo. Una brutta sorpresa per l’utente di Youtube, che spesso e volentieri, si ritrova a cercare recensioni di prodotti proprio sul sito, prima di decidere se acquistarlo.
Immaginate cosa può significare, sapere che ciò che state ascoltando, è semplicemente ciò che vogliono farvi sentire.
Microsoft, in sua difesa, ha assicurato che aveva avviato una collaborazione con Machinima, senza essere a conoscenza del contratto individuale, mostrato ad ognuno di quei partner.
Per ovviare al problema, è stato chiesto a Machinima di esser più chiari con l’utenza di youtube, inserendo ad ogni video un avviso di “messaggio promozionale”, in modo da non dar il via ad un polverone che potrebbe persino portare ad una causa da parte della Federal Trade Commission, che potrebbe decidere di indagare a riguardo.
Infatti il contratto di Machimima potrebbe violare le norme FTC, secondo cui l’utente creatore di video è DOVUTO ad avvertire il suo pubblico, in caso di promozione retribuita.
Come potete ben capire, il marcio cerca di arrivare ovunque, e se l’utente del web pensava di esser scampato ai meccanismi tanto conosciuti degli altri media, allora si era illuso.
Non resta che sperare che i grandi canali (di qualsiasi tematica) restino oggettivi nei loro giudizi, e non siano mossi da accordi con terzi, nati grazie alla loro fama.
La Redazione