Tutti quelli che si definiscono geek avranno avuto a che fare, almeno una volta nella vita, con un dispositivo Android e tutti gli smanettoni di Android avranno sentito parlare del framework Xposed, ovvero una modifica ad alcuni file di sistema che permette di eseguire una piccola parte di codice come se questo facesse parte del sistema, agendo a basso livello e quindi consumando meno risorse ed avendo una priorità maggiore sulle normali applicazioni.
Piccolo Wiki:
Xposed Framework, creato da rovo89, sostanzialmente è una modifica al file “app_process“, che risiede in “system/bin“, che “costringe” il suddetto file a caricare, all’avvio, un altro file con estensione JAR. Quest’ultimo possiede delle classi che si andranno ad insidiare in ogni processo (anche di sistema) e agire con i loro poteri.
In pratica, quindi, è possibile modificare quelli che sono i richiami alla funzione “method” di ogni classe: i parametri, i valori di ritorno ecc.
Il framework richiede il root (sblocco dei permessi di amministratore) e dei moduli, ovvero delle porzioni di codice, come piccole app (gratuite), che vanno ad aggiungere determinate funzioni al nostro sistema.
Ce ne sono di specifiche per produttore (moduli per cellulari Sony, Samsung, HTC…) e generici, che funzionano su tutti i device.
Fino a poco tempo fa Xposed non era compatibile con Lollipop ( solo fino a KitKat) poichè Google, dalla versione 5.0, ha cambiato il runtime predefinito di Android (il compilatore che traduce le app in linguaggio macchina, “0101101001110101” per intenderci) dalla Dalvik Virtual Machine ad ART ed il framework non era compatibile con quest’ultimo.
Adesso, rovo89, l’inventore di Xposed, ha rilasciato su XDA (questo è il link al thread) la prima alpha (versione in fase sperimentale) compatibile con ART e sembra essere abbastanza stabile (testato su Nexus 5 con CyanogenMod 12 e Nexus 9 dallo sviluppatore).
L’ unico problema si riscontra nei Samsung con ROM stock, i quali pare entrino in bootlop (al momento della stesura dell’articolo solo i Galaxy S5 italiani hanno Lollipop, ma in futuro saranno aggiornati anche il Galaxy S4, Galaxy Note 3, Galaxy Note 4 e Note Edge)!
C’è da dire che questa prima release è compatibile unicamente con le CPU a 32-bit!
Secondo rovo89, la versione 64-bit è più “complessa” e richiede altro lavoro. Dunque c’è speranza per chi avesse l’ultimo ritrovato in fatto di processori!
Prossimamente scriveremo una guida completa per installare Xposed su tutti i device, quindi restate connessi ai nostri social!
La Redazione